Falcon 9 v1.0

Falcon 9 v1.0
Informazioni
Funzionelanciatore medio
ProduttoreSpaceX
Nazione di origineBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Costo per lancio$54-59,5 milioni

[1] (2012)

Dimensioni
Altezza47,8 m[1] (157 ft)
Diametro3,66 m (12,0 ft)
Massa333400 kg[1] (735000 lb)
Stadi2
Capacità
Carico utile verso orbita terrestre bassa10450 kg[1] (23040 lb)
Carico utile verso
GTO
4540 kg[1] (10010 lb)
Cronologia dei lanci
Statoritirato
Basi di lancioCape Canaveral SLC-40
Lanci totali5
Successi4
Fallimenti parziali1
Volo inaugurale4 giugno 2010
Volo conclusivo1 marzo 2013
Carichi notevoliDragon
1º stadio
Propulsori9 Merlin 1C[1]
Spinta4940 kN (1110000 lbf)
Impulso specificoLivello del mare: 275 s
Nel vuoto: 304 s
Tempo di accensione170 s
PropellenteLOX/RP-1
2º stadio
Propulsori1 Merlin 1C Vacuum
Spinta445 kN (100000 lbf)
Impulso specifico342 s
Tempo di accensione345 s
PropellenteLO/RP-1
Voce principale: Falcon 9.

Il Falcon 9 v1.0 è stato la prima versione del vettore Falcon 9, progettato e assemblato negli stabilimenti SpaceX a Hawthorne, California. Lo sviluppo del lanciatore pesante iniziò nel 2005 e volò per la prima volta nel giugno del 2010. Il Falcon 9 v 1.0 lanciò in seguito quattro capsule Dragon: una per un volo test, poi una per dimostrare le capacità della capsula mentre le ultime due svolsero voli operativi verso la stazione spaziale internazionale sotto un contratto Commercial Resupply Services stipulato con la NASA.

Il lanciatore era dotato di motori Merlin prodotti dalla stessa SpaceX, i quali erano alimentati con ossigeno liquido (LOX) e kerosene ultraraffinato (RP-1). Aveva una capacità di 10 450 kg (23 040 lb) verso l'orbita terrestre bassa (LEO) e di 4 540 kg (10 000 lb) verso l'orbita di trasferimento geostazionaria (GTO), nonostante tutti lanci furono verso la LEO.

Il vettore è stato ritirato nel 2013 ed è stato sostituito dal più potente Falcon 9 v1.1, che volò per la prima volta nel settembre 2013. Dei suoi cinque lanci, tutti portarono il payload principale in orbita con successo, nonostante un'anomalia portò alla perdita di un payload secondario.

  1. ^ a b c d e f (EN) Flacon 9, su SpaceX. URL consultato il 3 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2012).

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